Dopo tanti anni in cui si andava a trovare il vignaiolo nelle sue bucoliche dimore, Γ¨ giunto il momento in cui le cantine meritevoli, buone, pulite e giuste si dessero un appuntamento, un luogo di incontro e quindi nasce π‘Ίπ’π’π’˜ π‘Ύπ’Šπ’π’† π’‡π’‚π’Šπ’“: piΓΉ di 500 aziende tra Italia e Mondo per comunicare il fare bene, il bere consapevole, il rapporto uomo territorio, il presidio della tradizione, della storia, delle buone pratiche!

Inizio con l’estero, mondi apparentemente lontani ma accomunati e avvicinati dal buon fare!

π‘¨π’–π’”π’•π’“π’Šπ’‚, π‘Ύπ’†π’Šπ’π’ˆπ’–π’• π‘Ύπ’†π’”π’›π’†π’π’Š, π‘”π‘Ÿπ‘’Μˆπ‘›π‘’π‘Ÿ π‘£π‘’π‘™π‘‘π‘™π‘–π‘›π‘’π‘Ÿ 𝑒 π‘Ÿπ‘–π‘’π‘ π‘™π‘–π‘›π‘” entrambi assaggiati giovani 202o e 2016 con qualche decade nel calice , si manifestano, con componenti diverse, ma con una sferzante sapiditΓ , potenti nei profumi, fendenti e persistenti. Il 𝑝𝑒𝑑 π‘›π‘Žπ‘‘ π‘‘π‘Ž 𝑧𝑀𝑒𝑖𝑔𝑒𝑙𝑑 l’uva rossa austriaca piΓΉ vinificata, con un fondo che determina tripudio di profumi e aromi e che lascia una scia aromatica di mandorla amara.

π‘Ήπ’†π’‘π’–π’ƒπ’ƒπ’π’Šπ’„π’‚ 𝒄𝒆𝒄𝒂: π‘ͺπ’‚π’„π’Šπ’Œ, π‘­π’‚π’ƒπ’Šπ’ˆ 𝒆 𝑷𝒆𝒕𝒓 π‘²π’π’„π’‚π’“π’Šπ’Œ

3 aziende diverse, tutte nel territorio Ceco, minuscolo anfiteatro vinicolo, assimilabile come superficie vitata all’intera Sardegna, sempre col comune denominatore della schiettezza e del territorio.

Ci si imbatte in un 𝑅𝑖𝑒𝑠𝑙𝑖𝑛𝑔 π‘Ÿπ‘’π‘›π‘Žπ‘›π‘œ 2019, 𝑖𝑛 𝑒𝑛 π‘šπ‘Žπ‘π‘’π‘Ÿπ‘Žπ‘‘π‘œ pulito, terso, esplosivo e un π»π‘–π‘π‘’π‘Ÿπ‘›π‘Žπ‘™ 2020 eclettico tra cenere e il suadente citrino del cedro.

π‘­π’‚π’ƒπ’Šπ’ˆΒ snocciola il π‘†π‘Žπ‘’π‘£π‘–π‘”π‘›π‘œπ‘› π‘π‘™π‘Žπ‘›π‘ in tre versioni differenti tra acciaio, legno e figlio delle vigne piΓΉ vecchie. Il carattere condiviso dell’aciditΓ , dell’asciutto propulsivo che si evolve in un minerale tipico e identitario.

Termino tra π‘ͺπ’‚π’„π’Šπ’Œ 𝒆 π‘²π’π’„π’‚π’“π’Šπ’„ con un πΆπ‘Žπ‘π‘’π‘Ÿπ‘›π‘’π‘‘ π‘€π‘œπ‘Ÿπ‘Žπ‘£π‘–π‘Ž 𝑒 𝑒𝑛 π‘π‘–π‘›π‘œπ‘‘ π‘›π‘œπ‘–π‘Ÿ sempre espressivi, intrigante piΓΉ minerale ed erbaceo il primo, piΓΉ elegante e speziato il secondo, anche se sempre identificato da una nota vegetale piacevole e ben definita.

π‘Ίπ’‚π’Žπ’–π’†π’ π‘©π’Šπ’π’π’‚π’–π’…, la declinazione dello πΆβ„Žπ‘Žπ‘π‘™π‘–π‘ , in tutto il suo ventaglio aromatico ed espressivo.

Si passa da un 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑑 πΆβ„Žπ‘Žπ‘π‘™π‘–π‘  2020, attraverso uno πΆβ„Žπ‘Žπ‘π‘™π‘–π‘  2020, imbattendosi in un π‘ƒπ‘Ÿπ‘’π‘šπ‘–π‘’π‘Ÿ πΆπ‘Ÿπ‘’ 2015, dove la grazia profumata e minerale si evolve in un climax ascendente, passando per note floreali e sapide nella seconda etichetta e culminare in un succo asciutto e possente, con una trama aromatica tesa e suadente, pungente e decisa.

Si torna in Italia e si inizia col Veneto, Vini Le baite,Β  piccola realtΓ  con grandi vini!

Girare e scegliere in questi appuntamenti è realmente complesso, perchè sei certo che vista la cernita eseguita dai collaboratori Slow Food, la decisione sarà ardua e certamente valevole.

Riscaldiamo le papille con un π‘ƒπ‘Ÿπ‘œπ‘ π‘’π‘π‘π‘œ, certo che sarΓ  la bolla fresca, piacevole, briosa ma di sostanza che la glera con carattere produce.

Continuo con l’π΄π‘Ÿπ‘π‘Žπ‘–π‘π‘œ chardonnay e verduzzo, connubio tra autoctono e alloctono, dove il colore lo dΓ  il verduzzo, con lunga sapiditΓ  e ricchezza gustativa.

Il πΆπ‘Žπ‘π‘’π‘Ÿπ‘›π‘’π‘‘ DOC π‘ƒπ‘–π‘Žπ‘£π‘’ Cabernet franc e Cabernet Sauvignon, tonico, erbaceo, ma anche leggermente graffiante.

Graffio evidente con il πΊπ‘’π‘›π‘–π‘’π‘š π‘…π‘Žπ‘π‘œπ‘ π‘œ 𝐼𝐺𝑇 π‘‰π‘’π‘›π‘’π‘‘π‘œ 2016, sia tannico, polveroso che rotondo e fruttato, un bell’equilibrio e tanta grinta elegante data dal legno di plurimo passaggio che ne conferisce voluttuositΓ , senza renderlo scevro dal suo tannino genetico.

Alziati Annibale, OltrepΓ² Pavese di carattere e nerbo, senza fronzoli, con temperamento e identitΓ !

Dal π‘ƒπ‘–π‘›π‘œπ‘‘ π‘›π‘’π‘Ÿπ‘œ alla π΅π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘’π‘Ÿπ‘Ž 2015 dall’esuberanza giovane e rotonda del pinot, alle spezie evolute della barbera. Per trovare massima descrizione del vitigno Croatina in π·π‘–π‘›π‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘›π‘– 2018, 𝑉𝑖𝑔𝑛𝑒 π‘£π‘’π‘π‘β„Žπ‘–π‘’ 𝑒 π‘™π‘Ž π‘Ÿπ‘–π‘ π‘’π‘Ÿπ‘£π‘Ž

La Croatina giovane intorno al cuore centrale del vigneto, croccante di ciliegia e con tannino vispo e presente. Le vigne vecchie, dove il tannino emerge piΓΉ aggressivo e sferzante, per terminare con la Riserva 2007 sempre il centro dell’azienda, il cuore pulsante, che con l’ausilio del tempo, acquisisce note di arancia rossa, incrementa i profumi, emergono note di fumo, cenere, suolo.

π΄π‘ π‘‘π‘Ÿπ‘’π‘Ž π‘€π‘–π‘™π‘™π‘’π‘ π‘–π‘šπ‘œ 2013 vino base da Chardonnay, macerato per un mese e poi scambio reciproco con i lieviti, maturazione con la loro placenta, esplosione di sapori.

In questi vignaioli, la passione, la competenza, il desiderio di farsi conoscere, Γ¨ straripante e i calici non mentono, sono sinceri, identitari, espressivi.

Gurrieri, esplosione di Sicilia!

Vigneti conosciuti a mena dito, gli autoctoni che sono interpretati, sfruttando al massimo le loro capacità, perchè conosciute, perchè ricercate, perchè sperimentate con cognizione!

Ti trovi di fronte, persone che hanno voglia di stupirti, che hanno desiderio di far conoscere la loro terra e i loro vini, il loro lavoro e le loro competenze.

Rimango sbalordito di fronte ad un π‘ƒπ‘Žπ‘  π·π‘œπ‘ π‘’Μ€ π‘šπ‘–π‘™π‘™π‘’π‘ π‘–π‘šπ‘œ 2017 che mi sarei aspettato proveniente dal fresco e saltellante grillo, invece deriva da Frappato e Nero d’Avola, che anche in versione π‘π‘Ÿπ‘’π‘‘ 𝑒𝑑 𝑒π‘₯π‘‘π‘Ÿπ‘Žπ‘π‘Ÿπ‘’π‘‘, mantiene questa vena sapida, fresca, carezza del vento proveniente dai monti Iblei, una fragrante coccola carbonica elegante e persistente in tutte le versioni.

Resto a bocca aperta a confronto del π·π‘œπ‘›π‘›π‘Ž πΊπ‘Ÿπ‘Žπ‘§π‘–π‘Ž π‘‰π‘–π‘›π‘œ π΅π‘–π‘Žπ‘›π‘π‘œ 2020, che rappresenta la base spumante, fresco, sapido, giΓ  intrigante e dalle sensazioni esuberanti.

πΊπ‘Ÿπ‘–π‘™π‘™π‘œ con fieno, felce, albicocca e tanta mineralitΓ . Altra versione del connubio nero d’Avola, Frappato in 𝘳𝘰𝘴𝘒𝘡𝘰, dove l’argilla e il calcare, identifica un sorso compatto, una trama cromatica intensa, un profumo deciso , vibrante, persistente.

Poi dopo il π‘šπ‘Žπ‘Ÿπ‘‘π‘–π‘›π‘œπ‘‘π‘‘π‘– 𝑖𝑛 π‘Ÿπ‘œπ‘ π‘Žπ‘‘π‘œ, da Frappato, fresco, rotondo, si passa alla declinazione dei rossi.

πΉπ‘Ÿπ‘Žπ‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ 2020, π‘π‘’π‘Ÿπ‘œ 𝑑’π΄π‘£π‘œπ‘™π‘Ž, πΆπ‘’π‘Ÿπ‘Žπ‘ π‘’π‘œπ‘™π‘œ 𝑑𝑖 π‘‰π‘–π‘‘π‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘–π‘Ž 2019, π·π‘œπ‘› 𝑉𝑖𝑐𝑒̀ πΆπ‘’π‘Ÿπ‘Žπ‘ π‘’π‘œπ‘™π‘œ 𝑑𝑖 π‘‰π‘–π‘‘π‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘–π‘Ž πΆπ‘™π‘Žπ‘ π‘ π‘–π‘π‘œ e π‘†π‘¦π‘Ÿπ‘Žβ„Ž 2018.

Dal tannino e dal minerale e balsamico del frappato, al salmastro erbaceo del Nero d’Avola, ai profumi protettivi di cenere e cammino e territoriali di sottobosco e humus del Cerasuolo, fino alla materia del Don VicΓ¨ con un poderoso tannino e note speziate, per terminare con i toni erbacei del Syrah, insieme all’inconfondibile pepe.

Una bella scoperta, una bella realtΓ , dove la motivazione, l’umiltΓ , la decisione, passione e competenza sono gli ingredienti vincenti di una ricetta veramente notevole!

Cesani, Toscana autentica, severa e generosa, un vino per ogni territorio!

Poter bere una zona, un cru come da gallica intuizione, non Γ¨ una cosa semplice, da fare e di conseguenza da trovare.

E’ in questo tipo di manifestazione dove questo puΓ² accadere, dove incontri vignaioli che si dedicano a singole vigne, che le spremono nel calice con le loro attitudini e con le loro differenze.

Questo accade con Cesani, 4 zone diverse in un’areale comune, per risultati antitetici col denominatore comune il vitgno e il terroir.

Si inizia con la π‘‰π‘’π‘Ÿπ‘›π‘Žπ‘π‘π‘–π‘Ž a π‘ƒπ‘Žπ‘›π‘π‘œπ‘™π‘’, tra San Gimignano e Chianti Colli Senesi, a 300 mslm in terreni marini, sabbiosi, sedimentari, zona arida, severa da cui nasce un vino minerale per l’influenza marina, di corpo per la permanenza sulle fecce fini, di carattere per propensione.

πΆπ‘™π‘Žπ‘šπ‘¦π‘  π‘‰π‘’π‘Ÿπ‘›π‘Žπ‘π‘π‘–π‘Ž 𝑑𝑖 π‘†π‘Žπ‘› πΊπ‘–π‘šπ‘–π‘”π‘›π‘Žπ‘›π‘œ, sapido, estroverso, prepotente nei profumi, nella forma e sostanza, comunque fresco e agile.

π‘…π‘–π‘ π‘’π‘Ÿπ‘£π‘Ž 2018 π‘†π‘Žπ‘›π‘–π‘π‘’, Vernaccia sempre derivata da Pancole, con un itinerario di vinificazione che ne conferisce balsamicitΓ , tenacia, caparbietΓ  del sorso.

Per terminare con il πΏπ‘’π‘’π‘›π‘§π‘œ, da Cellole, alberese identitario e argilla, compattezza a profusione, il Sangiovese con un minimo ausilio del colorino, che si declina minerale, con toni di grafite, con tannino e volume.

Quando si lascia esprimere il suolo e il vitigno, conducendoli con premura nel calice, l’esito Γ¨ questo: pulizia, autenticitΓ , identitΓ .

Casa Lucciola: il verdicchio di Matelica, essenza del territorio!

Dedizione assoluta ad un vitigno, che si lascia libero di esprimersi e di cui si esalta la sua tempra ed eleganza.

Si inizia col 𝑃𝑒𝑑 π‘π‘Žπ‘‘, dai profumi esuberanti e definiti, intensi e decisi, che provengono dal profondo della bottiglia, dal tumulto di sensazioni, imprigionate nel fondo del contenitore di vetro.

Poi verdicchio π‘€π‘Žπ‘π‘’π‘Ÿπ‘Žπ‘‘π‘œ un mese sulle sue bucce dure e inflessibili, a contatto col neutro e austero cemento, che ne amplifica l’estratto, il carattere, la sua carica aromatica e di trama.

π‘‰π‘’π‘Ÿπ‘‘π‘–π‘π‘β„Žπ‘–π‘œ 𝑑𝑖 π‘€π‘Žπ‘‘π‘’π‘™π‘–π‘π‘Ž 𝐷𝑂𝐢 2020 𝑒 2019, aciditΓ  tesa e incidente che dopo un anno acquisisce ulteriori profumi e gusto al palato.

Dedicarsi ad un vitgno, allevarlo, coltivarlo, per rappresentarlo nella sua completezza.

Padiglione Puglia ovvero casa: vignaioli amici, di cui conosco competenza e timori, obiettivi e capacitΓ !

Passando dal tacco dell’Italia, oltre a sentire il richiamo della famiglia, ho sempre tanto orgoglio, perchΓ¨ so che ogni produttore merita di essere presente ad una fiera dove il buono, pulito e giusto e per tutti Γ¨ la parola d’ordine.

La mia Puglia e i suoi vignaioli, la loro terra, quella che si circumnaviga e poi come un boomerang ti riporta sempre da lei.

C’Γ¨ un capannello di amici e mi fermo a salutare a scambiare due parole, come sempre, come faccio abitualmente, e quindi come succede a casa, quando vai a trovare i parenti, sono soliti versare del vino e che vino!

L’attrazione π‘π‘Ÿπ‘–π‘šπ‘–π‘‘π‘–π‘£π‘Ž, quel grappolo generoso che produce con calore e vigore, quel vino che bevi da sempre e della cui evoluzione sei fiero e di cui ti piace comunicare.

Sorseggio π‘‰π‘œπ‘™π‘’π‘Ÿπ‘’ π‘‰π‘œπ‘™π‘Žπ‘Ÿπ‘’ di π‘ƒπ‘–π‘’π‘‘π‘Ÿπ‘Žπ‘£π‘’π‘›π‘‘π‘œπ‘ π‘Ž, con i suoi profumi tipici e con la sua versatilitΓ  e agilitΓ  per me ormai tipica, soprattutto se sulla carta di identitΓ  come residenza c’Γ¨ scritto πΊπ‘–π‘œπ‘–π‘Ž 𝑑𝑒𝑙 πΆπ‘œπ‘™π‘™π‘’.

Sapido e fresco, energico e corroborante, non solo sorso ghiotto, ma anche tonico esuberante ed eclettico. ogni volta un gran bere.

Respiro casa, il sole e il mare, le morbide alture, i promontori, le distese pianeggianti, girandomi a 360Β° nel padiglione dedicato alla Puglia , vedo gli alberelli, i muretti a secco, gli ulivi, i mandorli, Γ¨ come se attraversassi tutta la superficie vitata e di vite che copre la mia regione.

Tutti i presenti, quelli che avrebbero voluto esserci, quelli che verranno, sono meritevoli e rappresentano la propria terra, il proprio spirito, la propria essenza, chi il vigore, chi la timida umiltΓ , chi la tenacia, la sana cocciutaggine, chi la perseveranza, la giusta consapevolezza dei propri mezzi, ma ognuno raffigura una parte della propria regione.

Con la voglia di conoscere e far conoscere, con la mia valigia in mano, lascio i miei “confini” e riprendo il viaggio.

Azienda Agricola Fiore: nuovamente Sicilia, altra zona, altri vini, altra esperienza!

Forse ancora nostalgico del mio Sud, torno a Sud, nell’isola prima visitata, ma nella sua zona meridionale, in un’azienda storica che ha radici profonde e stabili, dove le nuove generazioni possono seguire la traccia dei suoi antenati.

π΅π‘Žπ‘™π‘™π‘’π‘Ÿπ‘–π‘›π‘Ž Catarratto e Inzolia, 2020 e poi 2015, prima fresco, acido, fendente, poi con 5 anni nella bottiglia, acquisisce vigore, intensitΓ , noti evolutive terziarie di nocciola, sempre con freschezza agrumata, tipica.

Il πΉπ‘Ÿπ‘Žπ‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ 𝑖𝑛 π‘Ÿπ‘œπ‘ π‘Žπ‘‘π‘œ, dove i lieviti indigeni estrapolano profumi tenui ed eleganti della rosa e anche freschi del melograno.

20 π‘π‘œπ‘π‘β„Žπ‘’ 2020, nerello cappuccio in purezza, china, liquirizia, balsamico, levigati da un tannino persistente, per un calice ricco e intrigante.

π‘π‘’π‘Ÿπ‘œ 𝑑’π΄π‘£π‘œπ‘™π‘Ž 2019, chiodi di garofano, cenere che evolvendo integra note speziate e balsamiche.

Un’altra bella Sicilia, sempre espressiva, eclettica, eccezionale.

Fattoria Lavacchio, una Toscana giovane con tradizione, sempre con rispetto della storia e della “coltura”!

In Toscana, tra etichette storiche, vessilli di nobili proprietΓ , stemmi e araldi, Γ¨ bello vedere lo stesso stemma che prende il volo, si sgranchisce i galloni e guarda al futuro, sempre con rispetto del passato.

CosΓ¬ assaggio la π‘™π‘–π‘›π‘’π‘Ž π‘ƒπ‘’π‘Ÿπ‘œ i due metodi ancestrali da Trebbiano il bianco e Sangiovese e Syrah il rosato, erbacei, freschi, vorticosi. Poi strabiliato in versione DOCG Chianti 2020 e DOCG Chianti Riserva 2016 senza solfiti aggiunti e con una integritΓ  e stabilitΓ  fornitagli dalla materia e della sua classe di Sangiovese. Nel 2016 il confronto col legno e la carta di identitΓ  delle vigne vecchie, gli conferisce ancora piΓΉ classe, nerbo e determinazione.

πΆπ‘’π‘‘π‘Ÿπ‘œ DOCG Chianti Rufina 2019, Sangiovese, Canaiolo e Ciliegiolo, ognuno col suo ruolo, per dare un mosaico speziato, equilibrato, fruttato, persistente e netto.

π΄π‘‘π‘–π‘π‘–π‘π‘œ Traminer da vendemmia tardiva, che forse non ti attendi lΓ¬, ma quando ci scambi due chiacchiere, comprendi il suo perfetto ambientamento a quelle zone e la sua espressione sublime e fresca, che accarezza il palato e lo rinfresca con entusiasmo.

Una gran bella rappresentazione fatta da bravissimi attori: le persone umili e abili, il territorio eccezionale e fertile, il corredo genetico del vitigno e la storia del posto. Nessuna comparsa, nessun comprimario, tutti attori coordinati e in simbiosi tra loro.

Ore faticose, terminate con tre aziende, Integrale, Tenute Lapresa e Piandimare, tre realtΓ , stesso approccio artigianale alla vigna!

π‘°π’π’•π’†π’ˆπ’“π’‚π’π’† tra le colline di Asolo e i colli Euganei, tra sbuffi vulcanici e pennellate di fiori e sferzate di vento, come Ulisse tentato dalle sirene, non riesco a resistere alla “torbida” presenza di quelle etichette, dalla cromaticitΓ  velata, dalla profonditΓ  palese, dal carattere autentico di vitigni autoctoni che ne creano il blend aromatico e cremoso.

Assaggi tutti netti, freschi, carichi e succosi, dissetanti e che creano una sana e pulita dipendenza alla beva.

Grande progetto, grande lavoro, tanta pazienza, fare evoluzione partendo da quello che in quella zona Γ¨ storia.

𝑻𝒆𝒏𝒖𝒕𝒆 𝒍𝒂𝒑𝒓𝒆𝒔𝒂, tra il Lago di Garda e la Val d’Adige un’azienda che alleva vitigni autoctoni e non solo, dandogli il prestigio che meritano e a cui sono abituati.

Lugana prima e Bardolino dopo, la prima da uva Turbiana in purezza agile e fresca, l’altra etichetta che si esprime giovane, scalpitante nei gusti e profumi, colorita esuberante, beva intensa e rinvigorente.

Sempre sguardo alla poppa, con la voglia di fare con occhi rivolti verso la prua.

π‘·π’Šπ’‚π’π’…π’Šπ’Žπ’‚π’“π’† Cantina Produttori Riuniti Pian di Mare, una zona Villamagna, bagnata dal mare, protetta dalla Majella, un progetto delineato negli anni, con le persone, usando come quote di maggioanza il paesaggio, il vitigno, l’uomo, i valori.

π‘Άπ’π’•π’“π’†π’Žπ’‚π’“π’† π‘©π’Šπ’‚π’π’„π’ 𝒓𝒐𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒆 𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐, una linea in tutti i suoi pantoni, molto versatile e diretta, ma sempre identitaria. Il territorio Γ¨ rappresentato, i vitigni e le loro peculiaritΓ  sono scolpite nel calice, la beva Γ¨ piacevole, tesa, diretta, vibrante.

Fine del giro, senza passare dal via, percorso Slow, fatto con frenesia, ma decisamente, buono, pulito, giusto e sostenibile nel tempo e nel futuro prossimo!

Devo rientrare, Γ¨ stato un turbinio di sensazioni, emozioni, conoscenze, persone meritevoli e di altri tempi, che dal tempo traggono insegnamento, che col tempo creano momenti, che nel tempo trovano la loro natura e direzione.

Ero certo che sarebbe stato difficile, poter assaggiare tutto. Che sarebbe stato difficile scegliere, che sarebbe stato difficile, assaggiare solo poche realtΓ  . Che sarebbe stato difficile, descrivere gli assaggi e i vignaioli, in poche righe.

Mi sono impegnato tanto, ma la materia era ampia, come dicono a scuola, la volontΓ  era tanta e il materiale umano era enorme.

Buona lettura, buona conoscenza, buon viaggio nel mondo 𝒃𝒖𝒐𝒏𝒐, π’‘π’–π’π’Šπ’•π’ 𝒆 π’ˆπ’Šπ’–π’”π’•π’ degli artigiani del saper fare, delle buone pratiche, della tutela della biodiversitΓ , della storia e del tempo che Γ¨ stato, genitore del tempo che sarΓ !

Lascia il tuo commento

Slow wine fair il buono pulito e giusto dal campo al calice!

Consigliati da Viniferare
Consigliati da Viniferare