Al mercato FIVI non si puo mancare e se anche solo per un giorno, ne vale la pena, pur consapevole di avere mille possibilita e che non riuscirai ad incontrare tutti i produttori che vorresti.
Ma il bello della FIVI e l’atmosfera che si respira e che si tocca con mano, la cooperazione, il legame tra vignaioli, l’indipendenza che porta a cercarsi, sostenersi, confrontarsi.
Indice Contenuti
Bergmannhoff i vini d’altura, i vini di confine, l’espressione di una storia!
Col mio bel taccuino e la mia mappa che racchiude 850 produttori, situati in 3 capannoni diversi, scrivo, sottolineo, cerchio zone e vignaioli che attirano la mia attenzione per averne sentito parlare, per aver assaggiato qualcosa o a volte per istinto.
Mi imbatto in questa azienda vignaiola da 3 generazioni, con come denominatore comune il territorio, i vitigni, l’essenza del suolo.
Gaider Pinot bianco ad 800 metri in altura dotato di una vena acida e sapida che vibra al palato e che non viene scalfita dalla sosta in legno.
Lina chardonnay 2020 anch’esso arricchito dalla presenza del legno e per nulla depauperato nella sua intensa aromaticita e freschezza e sapidita.
Schiava 2020 un tannino sferzante, insieme a toni speziati e tanto frutto che fa scaturire un sorso ricco e vigoroso.
Lagrein piu profondo e arcigno, comunque fruttato e con tannino ruggente.
Una bella realta, un gran bell’inizio, respirare una zona dalle parole dei produttori, dai calici e dalle loro etichette.
Cobue il lago di Garda, le colline moreniche, i vitigni autoctoni!
Come calamitato mi fiondo presso lo stand dell’azienda Cobue, attratto dalle bolle, dai vitigni con la residenza storica nelle morbide colline lombarde e ne resto subito folgorato.
Inizio con Albis, blanc de noir, da Groppello, millesimo 2018 con una vena acida e al contempo aromatica intrigante.
L’effervescenza prosegue con Roseo 2019 corretto prolungamento del primo, Groppello in rosato, propulsivo e persistente, sempre con vigore acido e sapido.
Montelupo Lugana, lugana in purezza, tanto fervore esotico e di frutta matura a polpa gialla, sempre irrorato da fervida freschezza acida.
San Martino della battaglia tuchi 100% il vitigno con le radici salde al territorio, il corredo genetico ancestrale, l’indigeno per definizione. La DOC piu piccola d’Italia, solo 10 produttori che la vinificano.
Mineralita a secchiate con componente anche tufacea, parte speziata e verde di muschio, dai suoli piu inerpicati su “ripidi” 180 metri sul livello del mare, da colline moreniche ritirate che ne conferiscono componente minerale che la identifica.
Chiaretto del Garda 29 Agosto a celebrare la data in cui causa grandine un anno non si produsse. Un connubio tra Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera per un vino agile e mentolato, molto succoso.
Getulio rosso, altro “personaggio” locale, rebo dall’incontro tra teroldego e merlot, denota toni di caffe e cacao, insieme ad una buona tannicita, restando comunque rotondo al palato.
31 ottobre 2019 il giorno della vendemmia, quella tardiva, quella rischiosa, che pero, quando si riesce, dona soddisfazioni ed emozioni.
Altra bellissima realta, concreta, identitaria, descrittiva.
Terraquilia l’ancestrale per definizione!
E’ una tappa obbligata e obbligatoria, quando vedi bottiglie che stappano bolle ataviche e territoriali, come un tempo che fu, come piacciono a noi.
Il Lambrusco con la L maiuscola, spumeggianti ed eclatanti nel loro dna e nel loro carattere integro e integerrimo.
Terrebianche col fondo 2019 pignoletto e trebbiano di Romagna, su suoli minerali per una beva acida, propulsiva spuma e crosta di pane con piacevoli inclinazioni di cedro e agrumi che ne arricchiscono il sorso.
Nativo ancestrale 2019 trebbiano col fondo, tecnicamente e sensorialmente ancestrale, tenace, corroborante, fresco.
Terraquilia extrabrut 48 mesi sui lieviti grechetto gentile e trebbiano romagnolo per una beva elegante e aggraziata, educata e gentile.
Falcorubens lambrusco grasparossa 100%, il tannino che non ti aspetti, il fervore acido e terroso che ti esalta.
Falconero 2018 3anni e mezzo sui lieviti, da suoli argillosi, con un sorso mentolato, evoluto, persistente.
Malbone 2018, 100% Malbo gentile, teso, fendente, aromi di liquirizia e di spezie, copioso ed entusiasmante.
L’uso del fondo, la spumantizzazione naturale, l’elettricita empatica, la bonta dei calici strepitosa.
Kobler Trentino alto adige a fondovalle, intenso, deciso, concreto!
etisa 2020, Unterfeld, klausner 2021, feld 2021 nell’ordine Chardonnay e Pinot grigio, tesissimo e sferzante, chardonnay da aromi entusiasmanti, pinot grigio che assume un contorno voluttuoso e morbido, gewurz da vendemmia tardiva, floreale e mentolato che ne presagisce l’evoluzione.
kotsner 2020 merlot fresco e agile, scrosciante e deciso. Puit 2020 cabernet franc minerale speziato, Per concludere con kobler riserva Merlot 2016, dopo un anno e mezzo di barrique, una intensa impronta tabagica e speziata di liquirizia, sempre con toni fruttati rossi, come prugna e ciliegia matura.
Sempre diretti, netti, precisi ed equilibrati, rappresentativi.
Rosso e basta una scelta di vita una impronta stampata sul torchio!
300 metri sul livello del mare, 1800 bottiglie, un desiderio, un progetto, un risultato.
Sangiovese, merlot, cabernet sauvignon, in Toscana su colle di Lucignano, per una piccola azienda in continua evoluzione, con le idee chiare e sempre vive.
Si inizia ad etichettare Rosso e basta nel 2018 con Merlot e Cabernet Sauvignon cosi come nel 2019 con calici consecutivi, tra note fruttate e speziate ben definite e identitarie, per poi nel 2020 aggiungere la nota ematica, terrosa del Sangiovese, che aggiunge graffio e morso tannico, che imberbe ed esuberante amplifica il sorso.
Assaggio anche Merlot e basta 2019 con 18 mesi di legno piccolo che rende la beva avvolgente, sempre con vena fresca e persistente.
Un bel progetto, passo dopo passo, col sorriso e con tanta voglia e competenza, certo che la strada e quella retta e giusta.
Podere Ema, la Toscana nel calice, l’autoctono poco conosciuto, il piacere di parlare di territorio!
Vengo attratto da una etichetta, da un vitigno il foglia tonda, per me una assoluta e ovviamente piacevole novita, e restando in toscana, continuo ad assaggiare quel suolo, quella tradizione.
Inizio col bianco, 60% trebbiano e 40% di Malvasia del Chianti, sapido, fresco, con note di erbe aromatiche e mediterranee.
Il rosato 100% sangiovese, dai profumi estroversi e coinvolgenti.
Il Rosso Ema, Sangiovese e Colorino, goloso, succoso, con finale speziato e affumicato.
Nocchino 2017 iniziamo a sentire il foglia tonda presente per il 30%, insieme al sangiovese col 60% e un 10% di Colorino, affinato in terracotta, dotato di energia, con note di liquirizia e tabacco che sono a corredo di un sorso persistente e notevole.
Chiudo con il Fogliatonda 2019, scrosciante, voluminoso, con un finale mentolato e tenace.
Un altro viaggio in Toscana, alla ricerca dei vitigni perduti, quelli che trovi in letteratura, quelli che e un piacere assaggiare.
Mizzon la Valpolicella nella sua totalita!
Il bello della fivi e questo, il poter girare per l’intero stivale ed oltre, solo voltandosi, solo facendo qualche metro e dalla Toscana, ci troviamo in Veneto, terra di amarone, di appassimenti, di calici sinuosi ed onirici dall’amarone al recioto, passo dopo “ripasso” , arrivando al passito.
Valpolicella 2018, ripasso 2017, amarone 2015, recioto 2018, passito bianco 2016, tutto quello che ti aspetti, i sentori, gli odori, i profumi di quella terra e di quei vitigni, con la sua parte fruttata, speziata, evoluta, fresca anche nella versione sublime del recioto e tardiva e appassita del passito.
Un gran bel bere tradizione e ambiente in calici eleganti, vigorosi, generosi.
Giovannini i vini dei colli Imolesi, dalla energia contagiosa, dall’entusiasmo dilagante e carico come i loro vini!
I nomi gia ti rapsiconom ti colpiscono e ti invogliano a bere e ti fanno comprendere di non essere solo uno specchietto pe rle allodole, ma di essere realmente concreti ed entusiasmanti.
Oppala trebbiano romagnolo rifermentato col fondo, brioso, vibrante, esuberante e consistente.
Albana secco Gioja 2021 e poi 2016 la giusta evoluzione, il giusto concatenarsi del vitigno, del territorio e delle stagioni..Aromi che si diffondono e che si equilibrano col tempo, diventano piu saggi, meno veementi, piu armonici e arrivano piu suadenti e paradossalmente decisi.
8000 Albana con 20 giorni di fermentazione sulle bucce in anfora, volume e materia e dna del vitigno comunque riconoscibili.
Opla 2021 Sangiovese in cemento, ricco, profumato che si manifesta in Giogio 2019 piu vigoroso e caparbio, piu possente e ruggente.
Si conclude con Giocondo 2021 Cabernet sauvignon, sempre figlio del cemento, spezie e fragranze erbacee, tabacco e pepe con toni evolutivi che ne arricchiscono il sorso.
Umilta, pazienza, consapevolezza e capacita, per assaggiare il territorio, ospitale, gioviale, sincero ed indimenticabile.
Casa Gori una fattoria di passione e di volonta, per fare bene e per far stare bene le persone e l’ecosistema!
Su consiglio di un amico valido assaggiatore e attento ricercatore di cantine meritevoli, anche se con i minuti contati e col tempo a mio disposizione agli sgoccioli, corro al banco di assaggio di questa azienda agricola e sono totalmente attratto dai vini e da quello che raccontavano gia solo alla vista.
Inizio con libero 2021 sangiovese, canaiolo e colorino equilibrio tra leggiadra piacevolezza ed erbacea presenza per nulla indebolita dalla sosta in legno.
Proseguo con Sui sogni sangiovese in purezza delle vigne circondate da querce e lecci, che respira l’aria libera e incontaminata che gli dona balsamicita e tannini setosi e avvolgenti.
Termino con O’ voi cabernet franc arricchito dall’anfora che ne amplifica la vena erbacea e fresca, con tannini levigati e presenti.
Il bere identitario, il bere buono, il bere che fa bene, che e sostenibile e crea sostenibilita. Bel viaggio, bella storia, bella avventura per chi la fa e per chi ne riceve i benefici.
Brigatti: colline Novaresi da diverse generazioni, vitigni storici di un territorio da raccontare!
Si inizia con mottobello 2021 un erbaluce fresco, sapido, coinvolgente
Si continua con Maria 2021 Vespolina in purezza affinata in cemento, scrosciante e veemente
Motsiflon colline novaresi 2019 nebbiolo 100% con sosta in legno che ne dona eleganza nonostante il carattere fervido e ruggente tipico dell’uva che proviene dalla nebbia.
Motfrei sempre nebbiolo in purezza con ulteriore passggio in legno che ne garantisce equilibrio ed armonia.
Per terminare con oltre il bosco 2018 un ghemme di carattere e testardaggine, persistente ed esaustivo, con grinta e tanta finezza gustativa.
Altra bellissima realta, con il denominatore comune del fare bene e del far bere bene, di qualita e di carattere.
Barbaterre lambrusco & co di terra d’Emilia
Assaggi mordaci e tenaci, che meritavano piu tempo, vista la qualita e l’insolita cernita e scelta di vitigni e vinificazioni e quindi assaggio Lambrusco rifermentato di eccezionale valore, il marzemino fresco e fragrante e il malbo gentile cocciuto e delicato al contempo.
Metodi classici millesimi 2016, calici vibranti e vigorosi, una cantina meritevole da approfondire.
Resoconto di una giornata alla FIVI intensa ma sempre necessaria e da ricordare!
Prima di chiudere il racconto di questa rassegna non posso dimenticare e non indicare in apparizione sparsa, quelli che ormai per me sono punti fissi e fissi assaggi, certezze, assolute e garanzie e fonti continue di confronti e crescita, gli assaggi di amici che si passa a salutare e con i quali si ha voglia di condividere le nuove annata, gli esperimenti, che ti coinvolgono e condividono le loro paure:
Marco ludovico vini, Cantine Losito, Cantine Imperatore, Supersanum, Terregrose, Pantaleone, Dianetti, Cantine Merinum, Cascinotta di Rizzolo, Terre Caudium, Antica Enotria, Pietraventosa, Francesco Rosso e tanti altri che ahime non sono riuscito a salutare.
Arrivederci al prossimo anno!
La FIVI e una grande esperienza, si respira fermento, vivacita, collaborazione, dedizione, volonta, ambizione, capacita.
Un appassionato, un amante del vino, si trova nel paese dei balocchi, perche impara, perche assaggia vini buoni, sinceri e genuini, fatti da persone buone, sincere, genuine, parla, conosce, rimane stupito e stupefatto e sempre desideroso di conoscere sempre di piu.
Saluto e mi congedo con la promessa di rivedersi, di tornare in quel gran laboratorio, in quella grande fucina di intenti e di persone, in quel posto fatto da e di brave persone che sanno fare vino!