Franciacorta L’eleganza delle bollicine, la freschezza gustativa del calice e del territorio

Oggi vi parliamo di una splendida località e di uno splendido vino: siamo in Franciacorta!

Zona collinare situata tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo, in Lombardia.
Il nome che i più pensano collegata alla mitica Regione Francese dello Champagne, in realtà etimologicamente vuol dire “CURTEFRANCA” definiva in passato quei territori esentati dai pagamenti dei dazi in cambio di bonifiche e lavori agricoli da parte dei Monaci Benedettini.
L’aspetto paesaggistico assume una rilevanza notevole ma non bisogna distogliere lo sguardo anche dalle importanti testimonianze storico-culturali presenti sul territorio: sono numerose, infatti, le strutture architettoniche di notevole bellezza. Monasteri, Chiese, Castelli, Ville e Abbazie, concedono la possibilità al visitatore di vivere un tuffo nel passato catapultandolo in epoca medievale, come spesso accade anche in altre zone d’Italia, ma questa volta con un quid in più: un bel calice di splendide bollicine gli farà compagnia lungo il cammino!

Gioiello incastonato tra catene montuose e lucenti fonti cristalline

Il territorio, infatti, per lo più collinare e anticamente cosparso di boschi, è ormai sede di numerosi vigneti che ne caratterizzano la peculiarità: è una delle zone italiane con più alta produzione di spumante a base di Pinot Nero, Pinot Bianco e dello Chardonnay, quest’ultimo è un vitigno coltivato in diverse zone dello stivale per le sue notevoli capacità di adattamento e versatilità.
Questo splendido vitigno, in Franciacorta con i suoi suoli minerali, protetto dalle amorevoli cure del Lago d’Iseo e accarezzato dai venti che gli donano salubrità, esprime in modo straordinario la sua eleganza fruttata e floreale ed il suo corredo varietale grazie alle notevoli escursioni termiche tipiche di questo territorio.

Calici tenaci e setosi, sinuosi e finemente affilati

Terra del metodo classico per definizione, protetta dal lago e dalle sue cure amorevoli e protettive, che nutre e riscalda il suolo, nutrendolo di calore tanto raro e necessario in quelle zone, sferzato dai venti rinvigorenti che donano le corrette escursioni termiche per fornire estrema acidità e compattezza aromatica.

Ne deriva un calice dai profumi intensi, carichi, vibranti e una freschezza gustativa, lunga, ravvivante, corroborante e persistente, per una elegante struttura e muscolarità tesa e dinamica equilibrati ed esaltati dall’opulenza dei lieviti e del loro lungo e benevolo periodo di sosta e di permanenza nel cofanetto che è la singola bottiglia.

 

Territorio che ha dato lustro al metodo classico Italiano, che insieme alle altre zone delle bollicine Italiane, dal Trento DOC, all’Alta langa Piemontese, allo stesso Lombardo Oltrepò pavese, da caratteri distintivi differenti tra loro, sia come conformazioni pedoclimatiche del calice che caratteri dei vitigni che le compongono. Tutti caratterizzati dalla loro impronta quella cremosa  carezza carbonica  quella lucente trasparenza che riflette i raggi luminosi donandogli un tono cristallino e scintillante, la sua pungenza elegante e non invasiva, che ci massaggia e tonifica il palato.

Calice dalla sua identità, dalla riconoscibilità tipica, che ci può donare momenti straordinari, in cui la piacevole morbida nota dolce regalata dai carichi lieviti, ci delizia il palato comunque tonificato e irrobustito dalla schiena acida, caposaldo e riferimento assoluto di queste bollicine briose, esuberanti impetuose ma con pregevole classe e grazia incredibile.

Riconoscibilità e identità anche se in forme e formati differenti

Con o senza botto  di diverse dimensioni e forme

ben protette dalla loro gabbia, sprigioneranno nel calice o per alcuni ancora un pò retrò e legati ad atmosfere vintage nell’ormai trascurato flûte, la loro carica effervescente, il loro esplosivo vigore gustativo, inebriando le nostre papille ed il nostro cuore, inondandoci con fervore l’anima e tutti i sensi.

Che sia per festeggiare, che sia per meditare, per provare un’emozione, per pasteggiare chiamatelo per nome, Franciacorta, storia di bolle, di identit, di territorio!

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Il calice itinerante: Degustazione Vino Franciacorta

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