Bisogna trattarla con rispetto che contenga vino bianco o rosato o rosso più o meno affinato. Ancor di più in quest’ultimo caso in cui l’equilibrio è fine e figlio di diversi anni, quindi deve essere trattata come una bomboniera di cristallo, facendo movimenti lenti senza andare a disturbare lei e soprattutto le sostanze che vivono in lei.

Dopo tutto quello che si è fatto in campo in cantina, con o senza utilizzo del legno, si arriva a imbottigliare il vino che quindi nell’involucro di vetro è pronta per essere stappata.

AD OGNI BOTTIGLIA IL SUO MODO DI APRIRLA

Il modo di aprirla sarà ovviamente differente, in base al tipo di vino che lei conterrà.

Un vino rosso affinato, vorrà più cura nell’essere maneggiato per non disturbarlo dopo un lungo riposo, per un vino giovane, le attenzioni ci vorranno, ma potranno essere meno minuziose e invece con gli spumanti dovremo controllare la loro fervida e briosa effervescenza, domandoli per non farli ineducatamente schioccare nel silenzio della sala.

L’apertura di una bottiglia di bianco,rosato o rosso di affinamento non troppo lungo segue dei riti precisi.

Di seguito vediamo tutti i metodi di apertura che l’etichetta, richiede, in base al tipo di bottiglia che abbiamo il piacere e l’onore di avere tra le mani.

Vini Bianchi Rosati Rossi non eccessivamente affinati

La bottiglia sarà posizionata sul Guéridon o tavolo di servizio, in sala con l’etichetta in direzione e sempre, sotto gli occhi del cliente.

1. Si inciderà la capsula dalla BAGA, cioè sotto il cercine, con il coltellino prima in senso orario poi antiorario, senza mai muovere la bottiglia sempre ferma ed in direzione del cliente.

2. Si inciderà poi verticalmente dalla baga al vertice della bottiglia e 3. si estrarrà la capsula, che verrà via facilmente se l’operazione è stata eseguita in modo corretto, altrimenti litigheremo con la capsula, per poi  provare a strapparla con i denti.

4. Verrà poi pulito il tappo e 5. inserito il verme che andrà in profondità, lasciando l’ultima estremità ancora in superficie così da poter

6. con due movimenti, usando prima la parte inferiore, poi la superiore del cavatappi,

7. estrarre il tappo. Il tappo mostrerà un segno quasi in superficie che ci porterà con una leggera inclinazione ad estrarre il tappo.

8. Annuseremo il tappo e col torciolo estrarremo il tappo che non toccheremo mai con le mani, e lo poseremo sul piattino sempre a disposizione del cliente.

9. Sempre col Torciolo puliamo il collo della bottiglia e poi versiamo il vino nel calice. Pulendo il collo della bottiglia col tovagliolo mentre versiamo così da non far gocciolare.

Vini Rossi invecchiati

Per l’apertura di vini rossi invecchiati per diversi anni la prassi sarà leggermente differente.

La bottiglia verrà presa dalla cantina e adagiata sul cestello a vino e le azioni descritte prima saranno tutte fatta con la bottiglia inclinata nel cestello.

Nell’apertura si userà anche una candela per eliminare lo zolfo che potrà svilupparsi allo stappo.

Una volta stappata verrà versata una piccolissima quantità  nel calice, sentita al naso e se non presenta difetti verrà utilizzata per avvinare il decanter, poi il calice sarà assaggiato e se passerà a pieni voti anche l’esame olfattivo si potrà procedere a mescere la bottiglia nel decanter con la luce della candela che ci farà vedere la presenza di eventuali detriti.

Nel silenzio rumorosissimo di questa danza tribale si sentirà solo il godere del palato e delle papille nell’assaporare quel vino che ha riposato per tanti anni che è stato dolcemente risvegliato e che quindi carico ci inebria i sensi.

Apertura Bottiglia Spumante

Per terminare vediamo come aprire una bottiglia di spumante.

Come detto, in questo caso dovremo gestire la forza della birichina CO2 e la sua effervescenza.

1 e 2. Si toglierà la capsula attraverso la linguetta che la maggior parte degli spumanti avrà, altrimenti utilizzeremo il cavatappi,

3 e 4 . poi la gabbietta, tenendo sempre la mano sul tappo, per evitare proprio botti improvvisi che anche se fanno festa, in etichetta, sono assolutamente vietati.

5. Tenendo la bottiglia dalla base e il tappo tra indice e pollice della mano sinistra e girando la bottiglia , facendo pressione sul tappo, lo si estrae dolcemente facendo contrasto finché estraiamo il tappo 6. senza botto. Durante questa operazione delicata, meglio inclinare la bottiglia di circa 45 gradi, di modo da incrementare la superficie a contatto con il cremoso e spumoso liquido, per evitare sgradevoli, per il bon ton e per il cuore, fuoriuscite di prodotto.

Purtroppo anche se la bolla fa festa e vuole essere presentata dal botto, il rituale, come per le altre bottiglie,vuole che non si senta alcuno scoppiettio.

Quindi che sia bianco, rosato o rosso, bolla o no , siamo pronti per degustare il nostro vino, stappandolo in modo corretto.

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Come aprire una bottiglia di vino

Come Aprire una Bottiglia di Vino

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