A spasso per lo stivale oggi ci troviamo in un posto favoloso che gia nel suo nome identifica se stesso, la sua unicità, ci troviamo ad Alberobello e nel calice vi presentiamo il piccolo ma con carattere straordinario e concentrato Minutolo della valle d’Itria.

Visitare Alberobello è un’esperienza unica: i vicoli, le strade, i cunicoli in cui avventurarsi, i fantastici trulli..insomma tutto porta a vivere un’esperienza a metà tra il reale e la fiaba! I trulli, patrimonio UNESCO, sono sicuramente l’elemento più caratteristico di questo paesino arroccato sulle sue forme: la luce, in qualunque stagione, riempie gli occhi e tutto appare meravigliosamente contrastato dal bianco delle mura di queste particolarissime abitazioni che mette in risalto il fiorire di splendidi scenari mozzafiato!
Tommaso Fiore ne scriveva a riguardo: “Sono minuscole capanne tonde, dal tetto a cono aguzzo, in cui pare non possa entrare se non un popolo di omini, ognuna con un piccolo comignolo ed una finestrella da bambola, e con quella buffa intonacatura in cima al cono, che è la civetteria della pulizia, e dà l’impressione di un berretto da notte ritto sul cocuzzolo d’un pagliaccio…” (Il popolo delle formiche). I Trulli, famosi nel mondo per la loro caratteristica bellezza ed unicità, rappresentano uno degli esempi più straordinari di architettura popolare italiana. In un periodo storico in cui si impediva la costruzione di fisse dimore (XIV sec.), gli abitanti del loco dimostrarono una grande capacità di adattamento e una eccezionale ingegnosità dando alla luce i Trulli, case costruite con la sola pietra locale.

Ma la Valle D’Itria non è solo la “casa” dei trulli; qui ha la sua dimora anche il Minutolo, vitigno a bacca bianca considerato tra gli autoctoni minori che rivela una grandissima personalità.

Minutolo come i suoi acini piccoli e fragili, vitigno storico autoctono, quasi estinto, riscoperto e rilanciato negli ultimi tempi.

I suoi acini piccoli e spargoli e la loro buccia aromatica, hanno trascorso una lunga e travagliata storia, che gli ha provocato anche crisi d’itentità, e associato ad una famiglia che non gli apparteneva è andato alla ricerca delle sue reali origini, ritrovate nella profumata, meravigliosa, aromatica famiglia dei Moscati.

Per questo come nelle favole, tra trulli, morbide colline, ha trovato se stesso e la sua reale identità, per questo ora ha un suo mone e cognome Minutolo e lo ritroviamo sia in minima percentuale nella DOC Locorotondo e Martina Franca che in purezza, in tutta la sua fragranza aromtica nella IGP Valle d’Itria IGP Minutolo.

E’ proprio qui, in queste zone arroccate, tra muri a secco e piccoli presepi, presenti tutto l’anno, dovendosi proteggere dalle salubri escursioni termiche che dominano questo territorio, ispessisce la sua corazza, così da esaltare le proprie doti aromatiche che si esprimono con delicatissime fragranze floreali e di frutti esotici, ravvivati da una briosa freschezza e mineralità figlia dei suoli calcarei che lo ospitano e cullano.

Ecco a voi il piccolo Minutolo e la Valle d’Itria, ecco a voi la semplice purezza che si ritrova nell’aria, nell’animo delle persone e nel calice.

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