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Patate riso e cozze e rosato
Mangiare e sentire i profumi e gli aromi di questo piatto, è come stendersi su uno scoglio, circondati dal mare e accarezzati dal rumore delle onde e dagli odori del mare.
Tendenza dolce, decisa aromaticità e speziatura dalla terracotta, confluiscono e sono valorizzate dalla perdurante e corroborante vivacità e freschezza mediterranea del calice.
Si potrebbe definire quasi tradizionale, come vin santo e cantucci Toscani, per noi Baresi patate riso e cozze sono un monumento culinario e quindi era doveroso associarlo al rosato che ha aperto la strada al rosato in Puglia, anche se da Primitivo che è totalmente rappresentativo della forza voluttuosa dei nostri rossi golosi, masticabili, appetitosi, come la nostra terra.
PATATERISOECCOZZE CON DUE C!
Patate riso e cozze, piatto unico in tutti i sensi che potrebbe essere pronunciato in un’unica parola, tutta di un fiato, piatto ampiamente strutturato, dove la morbida tendenza dolce di quasi tutti gli ingredienti ben architettati uno sull’altro, strato su strato deve essere, secondo quanto ci dice la didattica dell‘abbinamento cibo vino , addomesticata e controbilanciata, nel tipico gioco tra contrapposizione e concordanza, dalla freschezza e sapidità del calice, così da ravvivare il palato che era stato completamente coccolato da questa prelibatezza figlia del mare e della terra Pugliese.
Con o senza zucchina!
Sulla ricetta ci sono vari pensieri e teorie, che comunque portano ad un piatto strepitoso con odori, profumi, sensazioni riconducibili alla storia culinaria e non solo della nostra amata Puglia.
Chiamata anche Tiella Barese, piatto povero, prodotto da ingredienti poveri e che ha bisogno, come tutte le cose belle e indelebili, di tempo e amore, a parte gli ingredienti che in base alla tradizione e abitudini possono variare, ma senza modificarne il gusto, accarezzevole e pungente, sapido allo stesso tempo, complesso e ampio che avvolge il palato con equilibri anche tra il croccante enrgetico della crosta superiore e la morbidezza rassicurante globale del piatto.
Praticamente un tripudio gastronomico, un mari e monti senza tempo, un’esperienza da provare, soprattutto se fatto cuocere per lungo tempo nel forno a legna, come si fa per tradizione nei vicoli della Bari antica e non solo.
La leggera sapidità derivante comunque dai mitili ha comunque un abile rivale nella comunque presente morbidezza della bottiglia, che con i suoi profumi intensi e persistenti riesce a sostenere la piena aromaticità della terracotta.
Con che vino esaltiamo questi splendidi sapori?
Tramari Vino depositario delle energie del suo territorio e delle sue origini primitive come il vitigno da cui deriva.
Freschezza coinvolgente e duratura, percepita al naso ed al gusto.
Il Rosé Tramari figlio delle splendide vigne dell’azienda pugliese San Marzano, totalmente immersa nel cuore pulsante del Salento a 100 metri sul livello del mare.
100% Primitivo, totalmente, ritrovato nella sua tenacia e delicatezza al contempo, che esprime grappolo per grappolo raccolto uno ad uno assolutamente a mano, la cui lacrima prelevata amorevolmente quasi commuovendosi, viene macerata a freddo per estrarre colori e sensazioni per poi seguire la normale vinificazione in bianco e giusto riposo in bottiglia per tonificare i muscoli e le armi ammaliatrici che ci sedurranno al primo sorso, una sferzante energia fresca, perdurante e corroborante.
Di colore rosa tenue, Il Tramari di San Marzano propone al naso un aroma persistente e molto gradevole di macchia mediterranea, con note di ciliegia e lampone sullo sfondo. In bocca delizia la sua freschezza e la sua estrema eleganza, dovuta ad un equilibrio di assoluto valore.
Questo rosé riesce a mantenere intatte le proprie caratteristiche organolettiche per almeno 2 anni. Si sposa decisamente bene con antipasti leggeri, zuppe di pesce e formaggi freschi. Trova la perfezione con il pesce al cartoccio o al forno.
Fruttato croccante e deciso, minerale e deciso, con un arcobaleno di macchia mediterranea e profumi energici, comunque incorniciati dal tipico sentore di marasca, parte integrante del primitivo, che però nella versione rosata, sarà percepito in modo tonico, brioso, sfacciato che ritroviamo al gusto olfatto in un finale lungo e persistente che continua a corroborare il palato.
Ideale con rustici della tradizione Pugliese e non solo e piatti a base di pesce e con tendenza dolce spiccata, che sarà ravvivata dalla vivacità imponente del calice, capace di sorreggere cibi più intensi come pesce al cartoccio o con spiccata aromaticità.
Riassaggiando piatto e calice in un unico boccone!
La tendenza dolce e la sapidità del coccio trovano sfogo e giusta controparte nella freschezza gustativa e mineralità di questo rosato dai colori vivaci e pimpanti come il suo gusto che prepotente segue la sua parabola ascendente di freschezza e pulizia nel palato, lasciando un ricordo comunque dolce piacevole di marasche, ciliegie, rappresentativo del vitigno da cui si origina.
PATATE RISO E COZZE CON ROSATO ABBINAMENTO ARMONICO PER DEFINIZIONE.
ASSAGGIARE PER CREDERE!