La Campania tra collina pianura e mare, con espressioni magnifiche del rabbioso e austero Aglianico, con le sue zone costiere dal punto vitivinicolo può essere suddivisa in 5 ZONE VITIVINICOLE e indicheremo le DOCG e alcune DOC
- la PROVINCIA DI CASERTA con l’Aversa Asprinio DOC delicato e fresco, dotato di grande acidità adatto a spumantizzazione metodo Martinotti, il Falerno del Massico DOC rosso a base di Aglianico e Bianco Falanghina e la DOC Alto casertano
- l’AREA DI NAPOLI E L’ISOLA DI CAPRI E ISCHIA con la DOC campi Flegrei con la Falanghina più di pronta beva, fresca e profumata con terreni di sabbia e silice, la DOC Capri e la DOC Ischia con le espressioni della Forestera, del Biancolella, del Piedirosso e la DOC Vesuvio chiamata così con % vol alcol minore del 12% o Vesuvio Lacrima Christi se % vol alco maggiore del 12 %.
- l’IRPINIA, in Provincia di Avellino con 3 DOCG il Fiano di Avellino DOCG, il Greco di Tufo DOCG e il Taurasi DOCG a base di Aglianico che per esprimersi alla massima potenza può anche necessitare di 20 anni, per ammorbidire il tannino che in questo vitigno è impulsivo e indomabile
- Beneventano con la DOCG Aglianico del Taburno, sia in rosso che rosato e la DOC Sannio da Falanghina e Aglianico e la DOC S.Agata dei Goti da Sciascinoso che da un passito di buona eleganza.
- PROVINCIA SALERNO E CILENTO CON LA FASCIA COSTIERA DI AMALFI E DELLA PENISOLA SORRENTINA
dove individuiamo la DOC Costa d’Amalfi dove è eseguita una viticoltura eroica, vista la disposizione dei suoli a picco con le sottozone Furore, Ravello e Tramonti, la DOC Penisola Sorrentina con le sottozone Lettere Gragnano e Sorrento e la DOC Cilento da Aglianico e Fiano.
Come AMBIENTE PEDOCLIMATICO individuiamo un CLIMA asciutto e ventilato nella costa e continentale nella zona Appenninica.
Individuiamo SUOLI di origine vulcanica con terreni magmatici dalle sabbie dei Campi Flegrei ai terreni tufo verdi di Ischi e del Vesuvio, per arrivare a terreni sciolti, ricchi di calcare, marne e argille nella dorsale Appenninica.
QUALI SONO I VITIGNI PRONCIPALI
Come vitigni c’è una buona varietà ampelografica e una buona quantità di vitigni autoctoni e
Tra i ROSSI troviamo:
– l’Aglianico con la sua maturazione tardiva e il suo potente e scontroso tannino
– il Per e Palumbo
– lo Sciascinoso
– il Palagrello Nero
– la Casavecchia
– Guarnaccia
– Tintore
– S.Giovese
– Cabernet Sauvignon
– Merlot
Tra i BIANCHI:
– la Falanghina nella versione più delicata e fragrante dei Campi Flegrei e più di struttura e corpo del Sannio che possono necessitare anche di un riposo di 10 anni
– Greco con spiccata mineralità, sapidità
– Fiano che si esprime al meglio nelle forme evolute con esplosioni di sentori di pera e nocciola
– Coda di Volpe
– Asprinio
– Biancolello
– Pepello
– Forastera
– Fenile
I SISTEMI DI ALLEVAMENTO più utilizzati sono il Guyot e il Cordone Speronato, resistono ancora la pergola e l’alberello, ad Aversa l’alberata è detta Aversana perchè i filari sono tra 2 pioppi.
QUANTE DOCG individuiamo
Individuiamo quindi 4 DOCG
DOCG Greco di Tufo
DOCG Fiano di Avellino
DOCG Taurasi
DOCG Aglianico del Taburno
Questa è la Campania,terra da scoprire, passionale nei suoi vini, nelle persone, nei luoghi.