Oramai una abitudine piacevole e spontanea, quella di andare a Grottaglie per conoscere vignaioli artigianali, di tutta Italia e anche oltre confine Nazionale.
Manifestazione giunta alla quinta edizione, sempre con vessillo, il fare bene, le mani dell’uomo a favore della natura, che diventa l’attore principale, che è veicolato dall’uomo, assecondata e valorizzata.
Workshop, banchi d’assaggio, seminari, per comprendere come lo scenario agronomico stia cambiando, come bisogna porsi verso questi mutamenti sempre più repentini e difficili da gestire, prevenire e soprattutto preventivare.
Sempre più complesso, specialmente se intervenire, vuol dire poter usare ben poca chimica, in cantina e soprattutto in campo, soggetto principalmente colpito e colpibile e indifeso.
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Circa 60 aziende, da diverse zone di Italia e fuori, tutte naturalmente legate dal fattore comune: il voler far bene!
Circa 60 aziende, ingressi sempre maggiori, sia di appassionati che addetti al settore, che riconoscono in questa manifestazione, una giusta bussola per orientarsi tra i vignaioli artigianali e riferimento nelle scelte da intraprendere.
Libano, slovenia, austria, spagna, tanta voglia di raccontare e raccontarsi.
Nessun filtro dal produttore al prodotto!
Tra un piano e l’altro, all’interno del Convento dei Cappuccini, tra un saluto e l’altro, tra una disquisizione e l’altra, tra un assaggio e l’altro, si impara, conosce, comprende, perchè tutti i produttori sono senza filtro, hanno voglia di raccontare il loro lavoro, le loro fatiche, i loro successi e talvolta gli insuccessi, che per loro sono solo opportunità di crescita e miglioramento.
L’annata trascorsa, ha messo a dura prova chi, come questi viticoltori, cercano di fornire un prodotto salubre, avulso dalla chimica, tranne che per la formula della fermentazione dello zucchero in alcol.
Ma loro, nonostante tutto, continuano, cercano di difendersi, con tutti i mezzi a loro disposizione: passione, esperienza, competenza, volontà.
Il comune denominatore, in questa batteria trionfale di assaggi è la pulizia, la schiettezza, la genuinità delle bevute, delle etichette, delle persone che le narrano.
Calici spontanei, succosi, identitari, nitidi nella loro essenza, estremi nella loro ricerca della spontaneità.
Calici e vignaioli schietti, sinceri, genuini!
Alcune firme storiche del panorama “naturale” e nuovi eroici seguaci della natura come socio maggioritaria dell’azienda vino, gente che ormai calca i terreni sovesciati e poco lavorati da diversi anni e decenni, che in maniera “composta” , fornisce nutrienti al suolo, che spontaneamente vede fermentare i propri vini, vede la propria uva evolvere in vino, educandola e indirizzandola, mai costringendola, come un buon genitore.
Dal sud al Nord, passando dal centro, fino fuori confine…Zone calde, aride, zone gelide, eroiche, dalla sicilia alla val d’aosta, tra l’umbria e la toscana, vitigni conosciuti, altri a dir poco autoctoni, rispettati, generati a partire dal proprio corredo ampelografico, copie fronte retro del suolo e del clima.
Per me è una tappa obbligata, per salutare amici, tra gli organizzatori, sempre attenti, pazienti, volenterosi, altri appassionati, i produttori che conosco e mi riconoscono, per conoscerne degli altri, sempre ben accetti e necessari per permettere l’evoluzione naturale di queso mondo sempre più complesso, articolato, difficile, reso tale dal clima insostenibile e sempre più imprevedibile.
Organizzazione, esuberanza, convivialità, spontaneità, ingredienti della ricetta evoluzione!
Produrre poche bottiglie, investire tempo e denaro nella vigna, rischiare di non raccogliere in annate nefaste, essere onesti anche nei prezzi, considerato tutto quello che c’è dietro quella bottiglia, quel calice.
Anche quest’anno mi sento in dovere di applaudire tutto il carrozzone di evoluzione, quella entropia organizzata che da vita ad una festa spontanea e naturale, diversa anno dopo anno, stagione dopo stagione, proprio come il buon vino, come le etichette di questi vignaioli, folli, esuberanti, eclettici, eroici!
Novità, garanzie e certezze sotto la firma evoluzione naturale!
Finisce così quest’altra edizione di evoluzione, con tante novità, come i fuori salone, nelle vinerie del paese, per continuare a fare convivio, rete, confrontarsi e crescere insieme, come un grande movimento e con tante certezze, come i produttori, come le persone che hanno affollato con curiosità e competenza i banchi di assaggio, come i laboratori per capire, comprendere, prevedere, sperimentare.
Come sempre un arrivederci, per un percorso lungo, forse tortuoso, ma sicuramente vincente, avvincente e sostenibile nel tempo, nei modi, nei gesti di chi lo persegue, insegue, raggiunge!